DEDICATO A MIO PADRE
Dedico questo romanzo, scritto a penna mentre ascoltavo la musica, a mio padre. Grazie per quella passione che hai saputo trasferirmi per la musica lirica. Ed ogni volta che la ascolto, vado a teatro a vederla so che tu sei lì con me a commentare il cast e la produzione. Come eravamo abituati a fare fin da quando ero un piccolo di sei anni, forse il più giovane spettatore de La Scala di Milano. Tu, ora, ne sono convinto, sei con mia madre e starai ascoltando la Callas, dal vivo, nel più bel teatro dove c’è eternità per le cose belle.